HeForShe, il movimento globale delle Nazioni Unite che dal 2014 mobilita uomini e ragazzi a sostegno della parità di genere, inizia ufficialmente il suo percorso in Italia, grazie all’impegno di UN Women Italy, il Comitato Italiano di UN Women. Grazie alla determinazione e al lavoro strategico di UN Women Italy, la mobilitazione si radica ora anche nel nostro Paese, pronta a dare vita a una mobilitazione collettiva capace di ispirare cambiamenti culturali concreti e duraturi.
Ideato per superare stereotipi e barriere culturali, HeForShe ha già raggiunto oltre un miliardo di persone nel mondo, coinvolto più di due milioni di attivisti e dato vita a campagne di grande impatto come #JustSayBro, #ChangeThePunchline e #RespectfullyDisruptive, destinate a contrastare il linguaggio e i comportamenti sessisti in ogni ambito della vita quotidiana, professionale e mediatica (1).
Con la nomina dei primi HeForShe Advocates italiani, il nostro Paese si unisce anche alla HeForShe Alliance. Rete internazionale che unisce, leader selezionati di Governi, imprese, Università e organizzazioni non profit, in un impegno quinquennale per promuovere azioni sistemiche e accelerare il raggiungimento di una società equa e inclusiva.
Gli Advocates italiani, che hanno creduto fin da subito alla necessità del movimento sono svelati in occasione del Gala Dinner HeForShe, tenutosi ieri al Museo Diocesano di Milano: Gino Cecchetin che ha dato vita alla Fondazione Giulia Cecchetin per il suo forte impegno all’inclusione e alla lotta contro la violenza di genere, Alessio Boni attore e attivista per il suo impegno sociale e umanitario e l’opera di sensibilizzazione nei confronti della parità di genere, Luca Fratini, Coordinatore per le Agende Donne, Giovani, Pace e Sicurezza in ambito ONU al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Alessandro Rosina Professore ordinario di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica di Milano per il suo impegno nella ricerca, divulgazione e contributo attivo alla definizione di politiche a favore dell’inclusione.
Per l’impegno personale e professionale nel supportare la causa e per l’impegno nel board di UN Women Italy sono stati nominati anche Corrado Tomassini e Filippo Agnello, rispettivamente Responsabile Relazioni Istituzionali e Tesoriere di UN Women Italy.
I risultati dell’attivismo della HeForShe Alliance sono oggi già evidenti: il 45% delle organizzazioni aderenti ha aumentato la rappresentanza femminile rispetto a quella maschile; il 64% ha incrementato la presenza di donne nei consigli di amministrazione e il 55% ha favorito una crescita significativa delle nuove assunzioni femminili.
“HeForShe – commenta Darya Majidi, Presidente UN Women Italy – è per noi un progetto strategico e distintivo. Avere gli uomini coinvolti nel cammino verso la parità è l’unica strada percorribile se desideriamo avere tempi più celeri nel raggiungimento di una società equa ed inclusiva a livello globale.”
“Con la nascita del capitolo italiano di HeForShe, l’Italia entra a pieno titolo in un movimento globale che promuove la parità di genere come responsabilità condivisa – ha voluto sottolineare Corrado Tomassini – perché la vera trasformazione potrà avvenire solo se – a fianco delle giuste politiche aziendali e istituzionali – noi uomini prenderemo piena consapevolezza del nostro ruolo fondamentale quali promotori di una nuova cultura: con il nostro esempio e le nostre scelte quotidiane, solo noi possiamo accelerare il cambiamento verso un mondo di pari opportunità e senza più violenza e discriminazioni di genere. HeForShe ha già unito milioni di persone nel mondo: leader dell’opinione pubblica, realtà del terzo settore, e cittadini impegnati nel cambiamento. E oggi più che mai, davanti a dati allarmanti su povertà, violenza e disuguaglianza, serve una risposta collettiva. Non possiamo più permetterci di delegare: l’uguaglianza è una sfida che riguarda tutti noi.”
HeForShe è da oggi, grazie a UN Women Italy, anche una realtà italiana, destinata ad incrementare numeri e valore di un movimento di portata globale che, dalla sua fondazione, ha mobilitato oltre 2 milioni di attivisti sui territori in cui opera, generato ogni anno più di 3 miliardi di conversazioni online sull’uguaglianza di genere e raggiunto oltre 600 milioni di cittadini e comunità in tutto il mondo (1).
Ma la strada globale verso l’uguaglianza è ancora lunga: entro il 2030, più di 340 milioni di donne e ragazze rischiano la povertà estrema; ogni ora, oltre cinque donne sono vittime di violenza domestica; e solo 2 su 18 indicatori dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5 sono vicini al traguardo. Intanto, stereotipi e regressioni culturali riaffiorano: il 60% dei giovani uomini della Gen Z in 31 Paesi ritiene che l’uguaglianza di genere penalizzi gli uomini (1).
Anche in Italia è necessario intervenire con misure urgenti e con una mobilitazione comune, davanti ad uno scenario preoccupante, dove solo il 56% delle donne italiane gode realmente del diritto al lavoro, rispetto alla media europea del 70% e che ha portato il paese a scendere, nel 2024, all’87° posto nel Gender Gap Report del World Economic Forum, perdendo 18 posizioni rispetto al 2014 (2). Non da meno i dati dell’ultimo Report ISTAT sulla violenza di genere che indica come il 31,6% delle donne abbia subito violenza e come nei primi mesi del 2024 ci siano state 2.923 denunce (91% vittime donne). Su 90 femminicidi, 77 sono stati in ambito familiare e le denunce sul lavoro sono aumentate dell’81% (3).
Con l’avvio del percorso italiano, HeForShe rilancia il suo messaggio in un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze: ciascuno di noi ha la responsabilità di agire per costruire un futuro più equo e sostenibile e invita tutti a unirsi a questa alleanza di cambiamento, per realizzare insieme una società fondata sul rispetto, sull’inclusione e sulla piena parità di diritti.
Fonti:
- HeForShe Alliance Impact Report 2024
- Gender Gap Report – World Economic Forum 2024
- Report molestie 2022-2023 – ISTAT