A rappresentare il nostro Paese, la Presidente Darya Majidi insieme a Gino Cecchettin, Advocate di #HeForShe: «Gli uomini siano alleati delle donne».
Violenza online contro donne e ragazze: numeri e forme principali
Milioni di donne e ragazze in tutto il mondo subiscono ogni anno violenza online: diffamazione e disinformazione (2 su 3), abusi sessuali, discorsi d’odio, impersonificazione, stalking, doxxing (diffusione di informazioni personali), minacce e abusi tramite immagini e video. L’avvento dell’intelligenza artificiale generativa ha amplificato il fenomeno, rendendo la violenza di genere digitale un’emergenza globale anche in Italia, dove cronache recenti hanno messo in luce pagine social e siti web sessisti. Serve un’azione congiunta di società civile, istituzioni e aziende tecnologiche.
HeForShe all’Assemblea ONU: focus sulla violenza di genere digitale
Per questo il summit HeForShe, promosso da UN Women nell’ambito dell’80ª Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha puntato i riflettori sulla violenza di genere digitale. Il tema sarà protagonista anche della campagna UNiTE di UN Women, in avvio il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. All’incontro hanno partecipato oltre quaranta tra capi di Stato e di governo, ministri e organizzazioni della società civile; per l’Italia erano presenti Darya Majidi, Presidente di UN Women Italy, e Gino Cecchettin, advocate italiano di HeForShe. Il lancio di HeForShe in Italia è documentato nel report d’impatto 2025 presentato durante il summit.
Manosfera: rete di misoginia, disinformazione e mascolinità tossica
La “manosfera” e la diffusione della misoginia online rappresentano un allarme particolare: reti e community che osteggiano il femminismo e presentano gli uomini come “vittime” contribuiscono a diffondere disinformazione, odio e modelli di mascolinità tossica. Queste piattaforme influenzano in modo preoccupante adolescenti e giovani uomini sui ruoli di genere e le relazioni affettive.
Impatto su giovani: preoccupazione tra Millennials e Generazione Z
Uno studio per HeForShe mostra come la retorica sessista sui social preoccupi il 76% dei Millennials e l’80% della Generazione Z, segnalando la diffusione e la pervasività del problema tra le generazioni più giovani.
Giornaliste e violenza online: dati dal Gender Snapshot Report
L’esposizione pubblica delle donne aggrava il problema: oltre due giornaliste su tre nel mondo hanno subito violenza online, come rilevato dall’ultimo Gender Snapshot Report di UN Women.
Il ruolo degli uomini: alleati contro la violenza digitale
Il ruolo degli uomini è fondamentale: devono essere alleati attivi nella lotta contro la violenza online che può travalicare la rete e colpire case, scuole e luoghi di lavoro. HeForShe nasce proprio dall’idea che gli uomini debbano partecipare alla soluzione.
Testimonianze: Gino Cecchettin e responsabilità maschile
«Noi uomini abbiamo una responsabilità chiara in questo cambiamento. Non possiamo limitarci a osservare: dobbiamo riconoscere e contrastare misoginia, odio e modelli tossici di maschilità che circolano sul web», ha dichiarato Gino Cecchettin, Presidente della Fondazione Giulia Cecchettin e advocate HeForShe. Per Cecchettin l’essere Advocate significa trasformare il dolore personale in impegno concreto per la parità.
Appello a governi e big tech: politiche e norme più severe
UN Women Italy rinnova l’appello a governi e big tech per misure concrete: le piattaforme devono adottare politiche più robuste contro abusi e violenza di genere; i governi devono introdurre norme più stringenti contro i discorsi d’odio online e poteri di controllo più efficaci sulle piattaforme.
Educazione digitale nelle scuole: prevenzione e alfabetizzazione
È altresì urgente introdurre nelle scuole programmi di alfabetizzazione digitale, prevenzione e educazione contro misoginia e mascolinità tossica, per ridurre l’influenza negativa delle community che diffondono odio e disinformazione.
Verso un impegno condiviso: istituzioni, aziende e società civile
«È urgente che tutti gli attori coinvolti uniscano gli sforzi contro la violenza di genere online — istituzioni, aziende tecnologiche e società civile, con gli uomini in prima linea», ha affermato Darya Majidi. Solo attraverso impegni condivisi, politiche efficaci e educazione sarà possibile proteggere donne e ragazze dalla violenza digitale e costruire una società più equa e sicura per tutti.
Foto: UN Women/Jennifer Graylock






