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UN Women Italy per la Gender Alliance for Ukraine

9 Luglio 2025

Alla vigilia della Conferenza per la ricostruzione in Ucraina (URC), UN Women Italy supporta la Gender Alliance for Ukraine con un momento per promuovere la partecipazione delle donne nel processo di pace. Escluse in gran parte dai tavoli negoziali ufficiali, le donne giocano un ruolo chiave a livello locale e informale contribuendo al raggiungimento di accordi duraturi e inclusivi 

 

Gender Alliance for Ukraine: l’evento di UN Women Italy per la pace inclusiva

In vista della Conferenza per la ricostruzione in Ucraina (URC) ospitata a Roma dal 10 all’11 luglio 2025, UN Women Italy supporta la Gender Alliance for Ukraine con un side event di networking tenutosi il 9 luglio a Roma. L’incontro ha promosso la partecipazione delle donne nel processo di pace e ricostruzione del Paese, sottolineando il loro ruolo fondamentale spesso trascurato nei tavoli negoziali ufficiali.

Donne ucraine tra guerra, sfollamento e violenze

A oltre tre anni dall’inizio del conflitto, le donne e le ragazze in Ucraina continuano a subire le conseguenze più gravi della guerra. Dal 2022 oltre 4.300 donne sono state uccise e quasi 11.000 ferite, mentre 1,8 milioni risultano sfollate all’interno del Paese. Circa 6,7 milioni di persone dipendono oggi dall’assistenza umanitaria, molte delle quali donne sole con figli, senza accesso a risorse economiche o protezione.

Oltre al peso fisico e psicologico, le donne sono sempre più esposte a violenze di genere, abusi e sfruttamento. Questi dati, probabilmente sottostimati, mostrano chiaramente la necessità di un approccio inclusivo e sensibile al genere nella ricostruzione dell’Ucraina.

L’importanza della leadership femminile nella pace e nella ricostruzione

Numerosi studi dimostrano che la partecipazione attiva delle donne nei processi di pace produce risultati più duraturi e inclusivi. Tuttavia, le donne sono ancora troppo spesso escluse dai tavoli decisionali. A fronte di un contributo fondamentale, il loro ruolo resta marginale, non solo nei negoziati ufficiali ma anche nella definizione delle strategie di ricostruzione post-conflitto.

UN Women Italy rinnova l’impegno affinché le donne vengano riconosciute come protagoniste della ripresa e non solo come vittime della guerra.

L’evento a Roma: un passo avanti per l’equità di genere in Ucraina

L’evento organizzato il 9 luglio a Roma da UN Women Italy, in collaborazione con i governi di Kiev, Berlino e con il Georgetown Institute for Women, Peace and Security, ha voluto rafforzare il messaggio della Gender Alliance for Ukraine: la ricostruzione dell’Ucraina deve essere inclusiva, equa e fondata sui diritti delle donne.

Oltre a Darya Majidi, Presidente UN Women Italy, hanno partecipato:

  • Kateryna Levchenko, Commissaria per l’Uguaglianza di Genere del governo ucraino

  • Kirsi Madi, Vice Direttrice esecutiva di UN Women

  • Sabine Freizer Gunes, rappresentante di UN Women in Ucraina
  • Christine Toetzke, Direttrice generale Asia, America Latina, Medio Oriente, Europa orientale/sudorientale al Ministero federale per la cooperazione e lo sviluppo economico della Germania

  • Melanne Verveer, Direttrice esecutiva del Georgetown Institute for Women, Peace and Security

L’appuntamento ha avuto l’obiettivo di espandere la rete dell’Alleanza, coinvolgendo nuovi partner, istituzioni internazionali e il Governo italiano, per garantire una governance più equa e rappresentativa.

L’Alleanza per una ricostruzione gender-responsive

Lanciata nel 2024 alla Conferenza di Berlino per la Ricostruzione dell’Ucraina, l’Alliance for Gender-Responsive and Inclusive Recovery for Ukraine coinvolge oggi oltre 80 partner internazionali: governi, organizzazioni della società civile, ONG e imprese private.

L’obiettivo è assicurare che ogni intervento di ricostruzione, ogni finanziamento e ogni decisione strategica includa la prospettiva di genere e risponda concretamente ai bisogni delle donne.

“La partecipazione delle donne nei tavoli di mediazione di pace e nella definizione delle strategie post-belliche è una leva politica cruciale. La loro presenza rafforza la legittimità dei processi di ricostruzione e migliora l’efficacia degli investimenti internazionali”

afferma Darya Majidi, Presidente di UN Women Italy.

Donne, pace e sicurezza: una visione da realizzare

A 25 anni dalla storica Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha sancito il ruolo delle donne nei processi di pace, il cammino è ancora lungo. In Ucraina, le donne continuano a operare come agenti di cambiamento sul territorio: forniscono assistenza umanitaria, difendono i diritti umani, promuovono la coesione sociale e guidano iniziative di pace a livello locale.

Una ricerca del Georgetown Institute for Women, Peace and Security rivela che in oltre il 70% dei processi informali di pace, le donne svolgono un ruolo attivo, anche se raramente riconosciuto a livello istituzionale.

Gender equality nella risposta umanitaria

Nonostante il ruolo cruciale delle donne, solo il 18,5% degli aiuti internazionali stanziati per l’Ucraina nel 2023 includeva obiettivi legati all’uguaglianza di genere. Le organizzazioni femminili ucraine continuano a operare con risorse limitate, mentre la loro capacità di contribuire a una pace sostenibile resta sottoutilizzata.

“Le donne ucraine hanno dimostrato resilienza e leadership straordinarie. Far parte dell’Alleanza significa garantire che la ricostruzione sia non solo veloce, ma anche giusta, equa e sostenibile”

dichiara Sabine Freizer Gunes, Rappresentante UN Women in Ucraina.

Verso una ricostruzione inclusiva

L’incontro del 9 luglio ha rappresentato un passo importante verso l’espansione della Gender Alliance for Ukraine a tutti gli Stati partecipanti alla Conferenza per la ricostruzione, con l’auspicio di includere sempre più attori internazionali nel processo di costruzione di una pace duratura e inclusiva.

La presenza dell’Italia come paese ospitante della Conferenza URC offre un’opportunità unica per rafforzare l’impegno globale verso l’inclusione femminile nei processi di pace e ricostruzione post-conflitto.

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Photo credit: Francesco Malavolta